E’ qui, al Prince’s Building, su Chater Road, la strabiliante strada del lusso di Hong Kong, che Cartier ha inaugurato, ormai da qualche mese, le sue nuove vetrine.
Spostando solo di pochi metri la sua boutique storica, il gioielliere, la cui eleganza risplende dalle vetrine d’angolo, si assicura una visibilità senza paragoni nel cuore stesso dell’isola, là dove l’effervescenza non sembra mai attenuarsi.
La nuova boutique del Prince’s Building, vero e proprio scrigno della Maison, si impone come un tempio dell’alta gioielleria, a somiglianza delle boutique storiche di Parigi, Londra e New York.
Un gioiello urbano di risonanza internazionale.
In questo quartiere presidiato da torri sempre più alte il Prince’s Building, con le sue ragionevoli proporzioni (ventinove piani), si adorna di un nuovo elemento di fulgore: Cartier crea l’evento rivestendolo di una facciata tutta di luce, che s’innalza fino a diciassette metri al di sopra del suolo. La luce sposa con le sue variazioni il ritmo frenetico della città: ascendente di giorno, per assorbire la luminosità del cielo; proiettata dall’alto in basso di notte, per intensificare lo splendore delle vetrine.
Raffinatezza parigina
Sintesi di modernità e di classica eleganza, questo gioiello concepito dall’architetto d’interni Bruno Moinard, e la cui facciata si slancia come un muro di luce, si impone come la nave ammiraglia di Cartier sul continente asiatico. Alta gioielleria, orologeria, accessori o anelli di fidanzamento, la circolazione, agevole e fluida, all’interno della boutique è come un viaggio attraverso gli universi della Maison.
In questa boutique di oltre 900 mq di superficie, suddivisi su tre piani, l’architetto Bruno Moinard ricrea la raffinatezza del negozio storico di rue de la Paix e invita il visitatore a passare di sala in sala. Nello spazio esclusivo di un salotto privato, dove le ordinazioni speciali vengono trattate in assoluta riservatezza,sono presentati i pezzi di gioielleria più eccezionali.
© Pubblicato da AN shopfitting magazine
