TEMPORARY STORE: esperienze e prospettive.

TEMPORARY STORE: esperienze e prospettive.

📅05 Settembre 2011, 22:18

Il fenomeno Temporary Store è ancora in ascesa e si conferma uno strumento adatto al mercato attuale.

In Italia il Temporary Store ha debuttato in Italia nel 2004 e a distanza di 7 anni il fenomeno continua anche con il format del pop-up store.

Le prospettive future sono l’estensione a settori diversi come il food, il coinvolgimento di città più piccole e di provincia, la possibilità anche per le aziende più piccole di realizzarlo, la ricerca di nuove formule, la realizzazione di Temporary Store per la comunicazione e promozione no-profit e istituzionale.

Temporary store Sidecar Eventi Milano

Le ampie vetrine di Sidecar Eventi.

Per capire il fenomeno e la sua felice complessità, abbiamo intervistato Paolo Comini, titolare di Sidecar Eventi, che 5 anni fa, ha con il socio Andrea Meschia, inventato la formula dello ”shop sharing”, lanciando Sidecar Eventi una location permanentemente adibita a Temporary Store. Sono oltre 100, le aziende, di settori diversi, che hanno scelto la location di Corso Garibaldi 59 a Milano per realizzare con una esclusiva formula chiavi in mano il loro Temporary store.

Come è cambiato il fenomeno da quando è nato Sidecar Eventi?

All’inizio 5 anni fa sembrava un’idea pazza, invece è un fenomeno ancora in crescita, che risponde a precise esigenze di mercato, sia da parte del consumatore che delle aziende. Per le aziende il temporary è uno strumento di comunicazione “below the line”, che coinvolge attraverso la sorpresa e l’esperienza il cliente in una relazione profonda e diversa. Il Temporary Store non è solo uno strumento di comunicazione, ha anche una valenza commerciale. E’ importante sottolineare che il Temporary Store offre alle aziende la possibilità di ricevere riscontro da consumatori più evoluti e di avere feedback diretti e qualitativi sul prodotto, sulla marca in tempo reale. E’ un approccio più concreto e vero al mercato di riferimento.

Quali sono le prospettive?

Come è già in parte avvenuto il fenomeno Temporary Store, sicuramente coinvolgerà altre città più piccole e di provincia. Prevedo anche la diffusione all’estero della formula di Sidecar, lo “shop sharing” così come la possibilità che aziende internazionali, non ancora presenti in modo massiccio, nel nostro paese sperimentino questo format per testare il mercato italiano. Un’occasione per fare il punto è l’evento Temporary World, workshop-fiera, promosso da Assotemporary, di cui sono vice-presidente, che si svolgerà a Milano il 13-14 e 15 ottobre in una sede molto prestigiosa, il Teatro Franco Parenti, partner dell’iniziativa. Un’occasione importante di scambio e visibilità per tutti gli operatori che lavorano o vogliono lavorare nel mondo dei Temporary Store e delle location temporanee in generale, dalle agenzie di comunicazione ai titolari di spazi.

Quali sono le possibilità che offre il Temporary Store, per le aziende che si occupano di allestimenti?

Sicuramente visto che è un fenomeno in crescita un’interessante area di business. L’allestimento come per lo stand in fiera è un elemento determinante per la riuscita del Temporary Store.
A dispetto del fatto che è uno spazio a tempo limitato l’allestimento è la voce più importante del budget, deve sorprendere, coinvolgere il consumatore-visitatore ed esprimere in modo evidente l’immagine dell’azienda, la sua identità.
L’allestimento è come un vestito, il vestito del Temporary Store che l’azienda indossa e a dispetto del proverbio, che dice che l’abito non fa il monaco, nel Temporary l’allestimento, l’abito determina la riuscita e da l’identità.
Altri elementi di successo sono sicuramente il piano di comunicazione, gli eventi, la location e il prodotto che ha un ciclo di vita, una destinazione d’uso, un calendario commerciale che influenzano la scelta del periodo di realizzazione del Temporary Store.


Macef in Town Temporary Store 2009. Uno strumento di comunicazione istituzionale.

Insegna: Sidecar Eventi
Location
: Milano, Corso Garibaldi 59
Durata: dal 14 giugno 2006
Caratteristiche: formula “shop sharing”, possibilità di realizzare un Temporary Store chiavi in mano.
130 mq., due vetrine, spazio esterno su strada .
S

a cura di Francesca Zorzetto


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