Nasce ZegnArt, innovativo progetto sull’arte contemporanea

È stata presentata oggi ZegnArt, iniziativa del Gruppo Zegna, indipendente ma al tempo stesso complementare rispetto alle attività della Fondazione Zegna: l’obiettivo è dar vita a un circolo virtuoso in grado di creare un punto d’incontro di respiro internazionale tra due realtà apparentemente distanti, ossia azienda e cultura.

ZegnArt è strutturato in tre macro-aree, ciascuna con una specifica mission: “Public”, format a cadenza annuale, si basa per esempio sul principio del dialogo e dello scambio reciproco con i Paesi emergenti e relative istituzioni.

Seguito da Cecilia Canziani e Simone Menegoi, comincia la sua avventura quest’anno con l’India, che passerà il testimone nel 2013 alla Turchia, mentre protagonista del 2014 sarà il Brasile.

La metropoli selezionata nella nazione asiatica è Mumbai, con un programma giocato sulla contaminazione tra un glorioso passato e un presente ricco di spunti creativi all’interno di una cornice d’eccezione, il Dr Bhau Daji Lad Museum, la più antica istituzione cittadina nel suo genere.

ERMENEGILDO ZEGNA ZegnArt

Invece “Special projects”, sezione affidata di volta in volta a curatori diversi, si articola appunto in una serie di progetti speciali: il primo in ordine di tempo sarà realizzato al Maxxi di Roma insieme a Maria Luisa Frisa e Lucy e Jorge Orta, con il coinvolgimento del Centre for Sustainable Fashion e del London College of Fashion.

Si chiamerà “Fabulae Romanae” e verrà presentato in anteprima il 21 marzo, con apertura al pubblico dal giorno successivo al 23 settembre. Al termine di questo periodo, uno dei lavori inseriti nell’installazione entrerà a far parte della collezione permanente del Maxxi.

Non ultimo, “Art in Global Stores” prevede che il gruppo commissioni ad artisti dal curriculum internazionale opere da inserire nei suoi monomarca sparsi per il mondo.

Come ha detto il ceo della società piemontese, Gildo Zegna, “ZegnArt è un luogo dove le forze vive del nostro tempo si incontrano, vengono messe in scena, si rendono accessibili al pubblico, realizzano uno scambio e creano valore, riverberandosi positivamente sulla collettività e il territorio“.