Le grucce magnetiche rivoluzionano l’armadio e la moda.

Rivoluzione Made in Italy negli armadi e anche nella moda con l’arrivo delle grucce magnetiche.

Sono infatti flessibili, eleganti e capaci di incrementare del 25% lo spazio negli armadi di casa e negli spazi espositivi dei negozi di abiti.

Questa l’idea del Gruppo Bassano che con il volano della “Social2Business”, il gruppo di giovani imprenditori della Lombardia, ha realizzato un prodotto innovativo per il design d’interni che ha attirato l’attenzione di due brand di alta moda italiani e di un importante gruppo alberghiero internazionale.
L’idea è di Stefano Bassano, giovane architetto brianzolo, che ha ideato e brevettato un sistema di contenimento dedicato all’home interior design, all’hospitality e al mondo retail destinato alla fascia medio alta del mercato.

Grazie alla Social2Business, ha spiegato Bassano, “ho incontrato Janis Karklins, un giovane designer lettone, con il quale ho realizzato il mio progetto che adesso guarda a importanti mercati internazionali e di alta moda”.

Il concept è semplice ed essenziale: si tratta di grucce che sostituiscono i tradizionali e ingombranti appendiabiti, in parti magnetiche e parti calamitate che ridefiniscano il concetto di contenimento e di organizzazione interna degli spazi. Parola d’ordine: flessibilità.

Le grucce possono essere collocate su tutta la superficie dell’armadio e consentono un grande risparmio in termini di spazio, oltre a dare un tocco di eleganza e modernità”, ha aggiunto Bassano. Insomma, non solo armadi e spazi interni ma anche arredo e negozi. “Il passo successivo”, secondo il geniale architetto, “è quello di applicare l’idea anche per altri prodotti della casa, per esempio per le librerie o per gli accessori della cucina. Il sistema è affascinante e ha ottime probabilità di entrare nel mercato: rompe gli schemi contenitivo e ha quella flessibilità richiesta dalla società e dal modo di vivere odierno”. Insomma, ha concluso Bassano, “eleganza, essenzialità ma anche Made in Italy. Vogliamo contaminare il prodotto con le peculiarità del nostro Paese e portare l’italianità nel mondo”.