Chiusa con riscontri più che positivi la settima edizione di SICAM.

Ancora nuove aperture per SICAM: mercati nuovi e Paesi emergenti sono una costante a Pordenone.

La settima edizione di SICAM, che si è tenuta a Pordenone lo scorso ottobre,  ha  dato conferma ulteriore di come ormai il calendario fieristico internazionale abbia trovato un suo stabile equilibrio e di come gli eventi leader abbiano consolidato i rispettivi ruoli nelle pianificazioni e nelle strategie di marketing delle aziende del settore della componentistica ed accessoristica.

Il Salone Internazionale dei Componenti, Accessori e Semilavorati per l’Industria del Mobile ha visto riconfermata anche in questa occasione la validità del suo format, con la particolare atmosfera che favorisce lo sviluppo di relazioni personali di qualità, e il posizionamento di fiera leader nel segmento specifico al servizio della filiera del mobile.

SICAM Pordenone 2015

Le quattro giornate di apertura hanno visto un intenso movimento di buyers, di progettisti e designers, e di tecnici dell’arredamento mondiale: un pubblico altamente qualificato che, con la rete di relazioni di business ad alto livello che realizza, costituisce il vero valore aggiunto della manifestazione. “Quello che le aziende cercano in fiera sono le relazioni di qualità – commenta Carlo Giobbi, patron del Salone – e noi quest’anno abbiamo portato operatori di oltre 6.700 aziende, delle quali il 29% estere”.

Da tempo, in realtà, i nostri parametri di valutazione delle fiere professionali non sono più orientati ai soli numeri generali realizzati dalla manifestazione ma guardano piuttosto ai contatti giudicati interessanti da ogni singola azienda, alle nuove relazioni in grado di portare risultati concreti in termini di business sviluppato.

In questo senso, SICAM mette in campo l’elevato livello sia del panel espositivo in tutte le merceologie rappresentate che anche il profilo professionale dei visitatori, che per oltre la metà degli ingressi include decisori al più alto livello. Queste componenti fondamentali, unite ad una qualità e completezza dei servizi unanimemente riconosciuta, danno vita ogni anno ad una “macchina” complessa e delicata che, molto funzionale alla creazione di relazioni dirette, sa fornire risposte positive alle aspettative delle aziende che vi partecipano.

Il tasso di internazionalità di SICAM si è riconfermato lo scorso ottobre sugli stessi elevati livelli delle passate edizioni: sul piano espositivo, il 28% delle aziende presenti proveniva da oltre confine (da 33 diversi paesi) mentre il 35% circa degli operatori in visita è risultato essere straniero (96 i Paesi di provenienza registrati). Interessante rilevare come, se da un lato i Paesi europei sono risultati essere l’area di provenienza dei due terzi degli operatori esteri, dall’altro lato quest’anno è stata l’Asia a portare tantissime nuove e interessanti presenze (con il 26% degli ingressi stranieri registrati): in particolare segnalati buyers da Iran ed Arabia Saudita.

Un rilievo sui visitatori europei, tra i quali i tedeschi quest’anno sono stati numericamente superati dai buyers russi, mentre al terzo posto tra le nazioni di provenienza (altra novità) è stata rilevata l’Ucraina: segnali dunque di evoluzione dei mercati, riscontrati direttamente anche dagli stessi espositori. Nelle posizioni seguenti di questa particolare classifica, si sono riconfermate le presenze di operatori da Gran Bretagna, Spagna e Francia.

La funzionalità di una rassegna come SICAM per il mercato è ben rappresentata dalle rilevazioni che hanno riguardato i comparti produttivi di appartenenza degli operatori entrati: se il 43% ha dichiarato quello del “mobile” in generale, ben il 19% ha dichiarato specificamente il comparto “cucina”.

Un appuntamento, quello di SICAM, molto frequentato quindi dai produttori che il prossimo aprile sono attesi da Eurocucina, la rassegna biennale nell’ambito del Salone del Mobile milanese: ulteriore elemento che fa comprendere come la data scelta per il Salone pordenonese sia molto adeguata alle necessità di progettazione e produzione delle aziende della filiera dell’arredo nel suo complesso.

Produttori di cucine e mobilieri a SICAM sono alla costante ricerca di soluzioni di alta tecnologia – commenta Giobbi – che permettano ai loro prodotti, oltre che essere innovativi ed esteticamente sempre attraenti, di conseguire il migliore sfruttamento dello spazio, una prerogativa che nelle nuove abitazioni è sempre più strategica; anche la personalizzazione di ogni singolo componente riveste un’importanza crescente: la creatività e la capacità di offrire soluzioni tecnologicamente avanzate sono due asset delle tante imprese artigiane che hanno in SICAM la loro vetrina più efficace per entrare in contatto con i grandi players internazionali non solo del mobile ma anche della cucina”.

Dalle rilevazioni dei professionisti in visita a Sicam 2015 emerge anche un 8% di architetti e designers: figure dedite alla ricerca del valore estetico da apportare a nuovi prodotti o da utilizzare per rinnovare l’immagine di linee esistenti. Una chiara conferma anche in questo senso del ruolo del Salone pordenonese, sede di generazione di idee innovative, di progetti e di prodotti nei quali il design italiano viene portato alle sue più belle espressioni e nei quali anche la capacità artigiana di inventare e di tradurre nuovi stimoli in elementi innovativi da proporre all’industria trova il suo momento di confronto e di concreta attuazione.

Anche il connubio industria-artigianato ha trovato riscontro nei numeri di SICAM 2015: se il 44% degli operatori in visita si è dichiarato appartenente infatti al comparto industriale, è del 20% la percentuale di coloro che fanno parte dell’artigianato: a SICAM trovano tutti un momento di sintesi nel quale far convergere le aspettative, le idee e le intuizioni; un luogo nel quale poter incontrare gli interlocutori più qualificati per sviluppare e far evolvere progetti futuri. “Oltre il 56% dei nostri visitatori risulta ricoprire un ruolo di alto livello nell’azienda di appartenenza – rileva ancora Carlo Giobbi -: il 32% delle registrazioni sono infatti riferite a titolari d’impresa o amministratori delegati, mentre più del 24% sono relative a ruoli di direzione, sia generale che tecnica e commerciale. Tutti decisori quindi, sia per quanto attiene politiche d’acquisto che di sviluppo della produzione”.

L’efficacia della manifestazione per il comparto dell’accessoristica e componentistica, punto di forza riconosciuto da anni grazie al suo format, trova un’ulteriore riconferma nelle domande di partecipazione per la prossima edizione (si terrà da martedi 18 a venerdi 21 ottobre 2016, al Quartiere Fieristico di Pordenone): ne sono arrivate già a manifestazione in corso anche da parte di aziende non presenti all’edizione 2015, e non è difficile prevedere che anche il prossimo anno SICAM segnerà un ulteriore successo, riconfermandosi come l’evento fondamentale per lo sviluppo del business nel campo dell’accessoristica e componentistica per l’industria del mobile anche nel 2016.

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