Boutique DAVIDE CENCI Roma.

Boutique DAVIDE CENCI Roma.

📅08 Marzo 2016, 14:39
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Con l’intervento di Alvisi Kirimoto il negozio storico riscopre nella tradizione la sua anima moderna. Uno store di oltre mille metri quadrati nel cuore di Roma, a pochi passi dal Pantheon e dalla Camera dei Deputati.

È lo storico negozio di Davide Cenci in via di Campo Marzio, un monomarca a due piani che, in occasione del lancio del nuovo profumo della maison e della nuova collezione “Dal 1926” (progettata e realizzata direttamente dall’azienda e rigorosamente Made in Italy), è stato parzialmente ristrutturato.

DAVIDE CENCI Roma alvisi kirimoto


Il restyling e la progettazione architettonica degli spazi sono stati affidati allo studio di architettura Alvisi Kirimoto, autore anche del progetto del nuovo store Davide Cenci Jr, inaugurato nel 2012 nel vicino Campo Marzio.

DAVIDE CENCI Roma alvisi kirimoto

Davide e Giacomo Cenci hanno commissionato il completamento della ristrutturazione del piano terra, già iniziato nel 2002 su masterplan dello studio newyorchese Gabellini Sheppard Associates, e la riconversione dello storico e affascinante spazio della sartoria in un’area per la vendita del profumo, delle valigie e delle borse, oltre che dei capi di abbigliamento del marchio di abbigliamento maschile.

La sartoria è diventata così anche un luogo di incontro, con dibattiti ed eventi aperti al pubblico, il primo dei quali la mostra fotografica Omaggio a Roma di Toni Meneguzzo che dispone fotografie di grandi dimensioni su alcuni dei luoghi più suggestivi della città.

DAVIDE CENCI Roma alvisi kirimoto

Il progetto si basa su un’idea di interior design essenziale e funzionale, fondato sui valori del brand: tradizione e innovazione. I materiali sono moderni, ben accostati agli arredi di modernariato restaurati e collocati in un ambiente nel quale legni pregiati e giochi di colore fanno da cornice alla nuova collezione “Dal 1926” e alla nuova fragranza per uomo e donna.
Racconta Junko Kirimoto, l’architetto che ha interpretato gli ambienti elaborando una sottile tessitura tra memoria storica e sensibilità contemporanea: “Siamo partiti subito con l’idea che il completamento degli spazi al piano terra dovesse seguire lo stile e la fisionomia del resto del negozio: tradizione e innovazione, linee pure, semplici ed eleganti esaltate dall’impiego di materiali nobili come il botticino romano e il mogano. Volevamo far risaltare gli ambienti per la loro matericità più che per il loro essere classici. Abbiamo sottratto il più possibile, facendo “respirare” le mura di questo storico palazzo, eliminando ogni decorazione ed esaltando la struttura”. Punto forte dello store sono anche le vetrine.

 DAVIDE CENCI Roma alvisi kirimoto

Prosegue Junko Kirimoto: “Siamo molto soddisfatti del fatto che insieme a Davide e Giacomo Cenci abbiamo pensato di far diventare le vetrine quasi un luogo di transizione tra la strada e il negozio, liberandole il più possibile e mettendo in risalto da un lato le antiche cornici esterne di travertino e dall’altro lo spazio interno che, come un museo, accoglie le collezioni in presenza di segni del passato, tra i quali una antica colonna romana. Ma il luogo più divertente e impegnativo per noi è stato quello della vecchia sartoria, da dismettere perché diventata troppo piccola. Questo spazio ha mantenuto la sua anima di “luogo di lavoro” con le travi in acciaio in vista, i pavimenti di legno, le grandi pareti attrezzate che si trasformano assecondando le necessità espositive. Il soffitto è composto da grandi pannelli di stoffa arancione che colorano lo spazio, un po’ come succedeva un tempo con i rocchetti dei fili usati dai sarti in queste stesse sale. Allo stesso tempo le stoffe contribuiscono alla realizzazione di una sonorità controllata, rendendo l’ambiente silenzioso e raccolto. Nell’insieme l’intervento definisce uno spazio dinamico e informale che parte dalla strada e, attraversando il negozio, si affaccia sulla corte“.

STUDIO ALVISI KIRIMOTO
Dopo 10 anni di collaborazione con architetti internazionali come Renzo Piano, Massimiliano Fuksas e Oscar Niemeyer, Massimo Alvisi e Junko Kirimoto fondano a Roma nel 2002 l’ufficio di architettura Alvisi Kirimoto. Tra le numerose realizzazioni: gli interni del nuovo Teatro Alexandrinsky a San Pietroburgo; la Cantina Bulgari a San Casciano dei Bagni in Toscana; il nuovo edificio direzionale per la Molino Casillo in Puglia; il Teatro dell’Accademia di Belle Arti a Napoli; il Teatro Comunale di Corato; il complesso di piccole e medie industrie Incà a Barletta (Bari); un hotel a Dalmine (Bergamo); un edificio residenziale a Trani (Bari); i padiglioni temporanei per la Festa del Cinema di Roma; il nuovo ristorante Hamasei a Roma; i Davide Cenci Store di Roma e Milano.

Tra gli allestimenti più importanti quello per il Museo Aristaios nella sala del Peduncolo dell’Auditorium Parco della Musica di Roma; quello per la mostra “Il silenzio a colori” di Michelangelo Antonioni; quello permanente per Musa, Museo degli strumenti musicali, nell’auditorium Parco della Musica di Roma; e quello per Saltexpò alla Mostra d’Oltremare a Napoli.
by AN shopfitting magazine no.131 ©
Photos courtesy Anna Galante


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