Il progetto, curato dallo Studio Gariselli Associati, è collocato nelle cantine di una antica dimora signorile caratterizzate da assenza di luce e da un’atmosfera severa: buie pareti in sasso e soffitti sottraggono aria all’ambiente.
In questo contesto apre un’ enoteca che si rivolge ad un pubblico giovane dal gusto sofisticato, attento alle tendenze e sempre alla ricerca di nuove tendenze. Così la sfida del progetto diventa quella di trasformare questi vani in uno spazio dall’atmosfera conviviale, piacevole e allo stesso tempo sorprendente.
Il carattere cupo dell’interrato rimane come matrice del progetto per creare un ambiente onirico che richiami la natura e la terra tramite un gioco di luci tipico del sottobosco e richiami ad elementi della natura incontaminata.
Si coglie l’opportunità del sotterraneo per calarsi in un mondo fantastico; si scende nel sottosuolo per trovare una realtà di sogno e di svago: una sorta di bosco delle meraviglie, in cui lasciarsi la quotidianità alle spalle e rilassarsi in compagnia di amici.
Una serie di fuori scala e di elementi scoordinati vogliono appositamente allontanare la mente dai soliti locali arredati con tranquillizzante coerenza, cercando un filo conduttore psico-concettuale: spunti che pongano degli interrogativi all’ osservatore, che lo lascino stupito e gli permettano di perdersi di volta in volta tra i vari oggetti.
Tra i diversi elementi si notano i pannelli retroilluminati a cui sono state impresse immagini bucoliche, le carte in scala gigante che alludono alla ludicità, un trono che concede ironia alla tavolata, sedie ingigantite che racchiudono piccoli spazi magici e svariati simboli che compaiono in più punti, come cuori, picche, fiori e quadri della boiserie e delle sedute.
Alcuni libri enormi parlano con le loro immagini di fiabe e di poesie, un tavolo in legno grezzo, proveniente dalla lavorazione di un solo tronco, rimanda alle forme più arcaiche della natura, le lampade a soffitto serigrafate con foglie e rami, i separè costruiti con tronchi di legno laccato, il banco bar caratterizzato da una rete country.
Grande importanza visiva assunta dalla cantina a vista che diventa una sorta di selva. Si passa alle immagini sui pannelli retroilluminati, che contengono scale di grigi tendenti al verde e ai colori del bosco, così da creare assieme all’ illuminazione, uno spazio raccolto, un’ interpretazione dell’ arredo che impegni l’immaginazione dell’osservatore.
Così come l’attenta ricerca dei vini di questo locale porta a proporre produzioni ecosostenibilità e biologiche, tutti i materiali e le lavorazioni sono eco-compatibili: dalle vernici naturali ai pannelli su carta grezza, tavoli e sedie costruiti da artigiani con materiali locali.