Fondazione Altagamma conferma l’ulteriore aumento dei consumi di lusso.

Fondazione Altagamma

Il trend 2012 dei consumi di beni di lusso in Italia dipenderà molto dagli acquisti dei turisti.

Cauto ottimismo per gli Usa, dove continueranno ad accelerare le seconde linee femminili. Abbigliamento maschile stabile un po’ ovunque in Europa.

Sono solo alcune delle indicazioni emerse alla cerimonia di inaugurazione di Milano Unica, dove Armando Branchini, segretario generale di Altagamma, ha presentato le previsioni di alcuni grandi retailer.

Il 2011 intanto si chiude con un progresso del 10% del mercato dei beni di lusso per la persona, a 191 miliardi di euro (+13% nel 2010), con un +8% dell’abbigliamento (da +12%), dove il menswear ha raggiunto il womenswear a 24 miliardi. Gli accessori hanno registrato un +13% (dal +17% del 2010) a 38 miliardi (10 dei quali relativi alle calzature mentre il resto riguarda le borse).

Dalle interviste a Jack Mitchell (presidente degli store Mitchell’s) e a Ron Frasch (in testa a Saks Fifth Avenue) si scopre rispettivamente che i consumatori americani di alta gamma non hanno fatto dawngrading (“Comprano meno ma ricercano sempre la qualità“) e forse si aspettano una riduzione dei prezzi per via del cambio euro/dollaro.

Frasch consiglia, inoltre, di tenere conto che le clienti Saks cercano sempre meno il sartoriale e sempre di più abiti sexy e colorati. Parlando di menswear, secondo Mitchell i manager apprezzano maggiormente le linee pulite.

Spostandoci in Brasile, si tratta di un mercato emergente ma comunque esigente: il consumatore è attratto dal glamour ma anche dalla qualità, come ha testimoniato Richard Barczinski, alla presidenza di Cidade Jardim.

I brand italiani sono considerati un punto di riferimento sia per la qualità dei tessuti sia per creatività e innovazione“, ha affermato in un video mostrato in apertura di Milano Unica.

In Spagna si profila un anno difficile. Secondo Luis Sans, presidente di Sant’Eulalia, il lusso potrà però beneficiare di una lieve crescita, in particolare nelle città a vocazione turistica (“I turisti comprano soprattutto accessori femminili“).

In Russia Khaled Jamil, alla guida di Jamilco, si aspetta un 2012 stabile dove parte dei Vip client persi, perché più propensi ad acquistare nelle capitali europee, saranno sostituiti dalla classe medio-alta emergente. “Per questo mercato è ormai tempo di pensare a un ‘marketing intelligente, allerta Jamil. “I brand che hanno abbassato la guardia su questo fronte e che hanno introdotto nuovi prodotti a prezzi più bassi hanno commesso un errore“, spiega.

Tassi di crescita a doppia cifra sono invece stimati per la Tailandia da Yuhwadee Chirathivat, boss di Central, sostenuti dalla pelletteria e da un incremento degli acquisti da parte dei consumatori cinesi.

A Balbina Wong, ceo di Imaginex, il compito di fornire l’outlook per quanto riguarda la Cina. “L’incremento dei salari nelle città di seconda e terza fascia dovrebbe portare a un +30% nel 2012 – dice -. In un anno o due la Repubblica Popolare si candida a sorpassare gli Stati Uniti, diventando così il primo mercato di beni di lusso al mondo“.

Tirando le fila del discorso, Armando Branchini ha dichiarato: “Il 2011 è stato l’anno record dei consumi di alta gamma e anche per il 2012 ci si aspetta una crescita nei tre principali macromercati del mondo: Americhe, Europa, Asia“. “Le diverse attese in queste aree – ha aggiunto – sono influenzate dal diverso impatto della turbolenza finanziaria: maggiore in Europa Occidentale, più lieve in Nord America, irrilevante in America Latina e in Asia“.

Esistono poi differenze specifiche, in base ai diversi modelli di consumo. “In America Latina e Asia i prodotti-icona del segmento donna restano borse e scarpe, mentre l’abbigliamento mantiene un maggiore appeal negli Usa e in Russia” – conclude Branchini -.
Il menswear continua ad avere un ruolo rilevante nell’emisfero nord del mondo, con consumi significativamente in crescita nel mercato cinese e giapponese”.

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