Abu Dhabi sulle orme di Dubai, raddoppia i centri commerciali lusso.

Abu Dhabi raddoppia i centri commerciali lusso: gli attuali 700,000 mq di spazi vendita raddoppieranno nei prossimi tre anni, rivela uno studio della Dtz, specialisti in immobiliare internazionale, un piano che sfida i ritmi del boom registrato da Dubai che ha lievitato gli spazi per esercizi commerciali del 60% dal 2005 ad oggi.

Nè mancherà un tocco di grandiosità. Yas Mall, sarà secondo solo a Dubai Mall, tra i più grandi centri commerciali al mondo con i suoi 520 negozi e le spettacolari attrazioni. Come suggerisce il nome, sorgerà su Yas Island, l’isola già sede del Parco Ferrari e di hotel extra lusso, parte di un più ampio disegno che vede l’isola come una destinazione per l’intrattenimento di classe. Nell’immediato futuro diversi altri progetti commerciali prenderanno corpo nella capitale.

The Gallery, apertura prevista in quindici mesi, sorgerà a Al Maryah Island, il nuovo distretto finanziario che oltre a lussuosi executive hotel ospiterà i nuovi uffici della Borsa. E poi Boutike, un centro commerciale ”concettulae” interamente dedicato a nomi, prodotti e accessori dell’alta moda.

Se lo shopping di lusso è l’imperativo di questi tre centri commerciali, grandi firme e vaste collezioni sono anche la filosofia di altre tre mall che dovrebbero essere inaugurate entro la fine dell’anno: Pragon Bay a Reem Island, Capital Mall in Zayed City, il nuovo distretto diplomatico-governtivo della capitale, e Deerfields Town Squares in Al Bahia. Con una spesa annuale stimata a 3,5 miliardi di euro, Abu Dhabi sta aggiustando il tiro per inseguire Dubai, terza città al mondo per densità di etichette di lusso (85%) dopo Londra e Honk Kong.

Da Dolce a Gabbana a Bottega Veneta moltissimi i brand italiani, sempre molto ricercati così come tutto il prêt-à-porter made-in Italy.

Le importazioni nel settore abbigliamento continuano a registrare un netto segno positivo: secondo i dati dell’ufficio ICE – Istituto per il commercio estero – di Dubai, nel 2011 l’Italia ha registrato un +17,4% in capi di abbigliamento e accessori.