IL FRANCHISING COME STRUMENTO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE

Sempre più spesso le imprese utilizzano il franchising per espandersi all’estero.

La “formula franchising” funziona molto bene nella distribuzione internazionale, non solo di prodotti, ma anche di servizi, poiché permette ai franchisor internazionali di ridurre i problemi legati ai rischi della lontananza dei mercati e ai problemi del finanziamento dello sviluppo delle reti all’estero.

salone franchising milano

I vantaggi derivanti dall’internazionalizzazione del franchising sono evidenti: riconoscimento e affermazione delle insegne, più rapido sviluppo degli affari in termini di fatturato, maggiori profitti, conquista di maggiori quote di mercato e vantaggio concorrenziale. “L’impresa italiana che intende adottare questa forma di commercializzazione all’estero – dice Antonio Fossati, presidente di RDS, organizzatore del Salone del Franchising Milano dovrà in primo luogo valutare lo strumento che ritiene più adatto alla sua struttura, in considerazione anche delle peculiarità del Paese straniero target e del controllo che il franchisor vorrà avere nei confronti dei propri franchisee. Dal 2006 ad oggi la presenza di marchi italiani esportati attraverso il franchising si è triplicata. Oggi un franchisor italiano su cinque ha sviluppato il suo brand anche all’estero”. Ma l’interesse per il franchising non è solo delle imprese italiane che guardano all’estero. Il franchising è la formula più utilizzata ed apprezzata anche dagli imprenditori stranieri che vogliono sbarcare in Italia.

Nel nostro paese la presenza di franchisor stranieri al 2013 è stata di 71 (7,6% del mercato), in crescita di cinque unità rispetto al 2012, mentre le reti che operano in Italia solo con franchisee ma con sede legale in un Paese estero sono 34 (3,6%).

Al Salone Franchising Milano 2014, di scena fino a lunedì 10 novembre nei padiglioni di fieramilanocity, è dedicata particolare attenzione a tre paesi molto dinamici e attenti alle nuove opportunità di mercato per ampliare le proprie reti: Cina, Emirati e Turchia. Proprio la Turchia è inoltre presente al Salone con un’area dedicata: ITA – Italian Turkish Association, un ponte tra due mercati per favorire il processo di integrazione sia economica che socioculturale tra l’Italia e la Turchia.

Dal 2010, anno di nascita dell’associazione, ITA lavora a stretto contatto con le autorità turche in Italia e quelle italiane in Turchia per offrire alle imprese che vogliono operare in Turchia il necessario supporto per l’apertura di un’attività, la chiusura di accordi commerciali, l’ottenimento degli incentivi promossi dal governo di Ankara, la partecipazione a fiere o l’incontro con aziende e investitori turchi. Tra le economie in rapida crescita la Turchia è quella che presenta, anche in chiave prospettica, le migliori opportunità per le imprese italiane. Infatti, oltre alla maggiore vicinanza geografica e culturale col nostro Paese, rispetto ai BRICS, il mercato turco presenta significative prospettive di sviluppo, collegate soprattutto a una classe media in espansione che dimostra di apprezzare fortemente il Made in Italy.

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