Quali sfide e cambiamenti da affrontare nel futuro e quali nuove forme di espressione dei centri commerciali?
Questi gli interrogativi che sono stati al centro del Retailer Day 2018 “Which Retail will contribute to shopping malls future”, consueto appuntamento organizzato da CNCC, che quest’anno si è tenuto presso OrioCenter, il centro commerciale alle porte di Bergamo, recentemente rinnovato e ampliato con l’apertura di nuove 80 unità inaugurate lo scorso anno.
Massimo Moretti, Presidente CNCC e Direttore Generale CDS Holding ha commentato: “Stiamo assistendo ad un forte cambiamento dei nostri Malls e ci attendono ancora delle sfide importanti nel futuro; per affrontarle bisogna avere coraggio, passione e un dialogo sempre più stretto fra proprietà immobiliari e retailers. Solo scambiandoci opinioni, dati, know-how ed utilizzando un linguaggio comune con i nostri consumatori finali, ad esempio sul marketing, potremo essere massimamente attrattivi. L’appuntamento del Retailer Day organizzato da CNCC significa condividere tutti gli ingredienti che ci faranno affrontare il futuro con successo.”
Roberto Folgori, Presidente Commissione Sviluppo Retail CNCC, ha aggiunto: ” Siamo di fronte a dati molto positivi sull’andamento del settore: quest’anno si sono registrate circa 2 miliardi di presenze e 3 miliardi di ore trascorse nei Centri e Parchi Commerciali italiani. Il settore ha dimostrato di essere in grado di confrontarsi con le Istituzioni per avere norme adatte a tutti e formule contrattuali (tra tenant e landlord), semplici ed efficaci. I centri commerciali, grazie anche ai nuovi format architettonici e a innovativi concept stanno diventando sempre piu’ destinazioni leisure, dove trascorrere piacevolmente il tempo libero con un’offerta in forte crescita nel segmento food&beverage, che rappresenta il vero protagonista degli scenari futuri”.
Ad aprire la giornata è stata Natasha Patel – Director Global Retail Research at CBRE London, nella sessione di approfondimento “What’s the future of Retail in 2030? Thoughts from CBRE” che ha offerto una panoramica dei cambiamenti dello shopping nel prossimo decennio. Secondo l’analisi condotta da CBRE i centri commerciali sono sempre più percepiti dal consumatore come luoghi sociali con una crescente offerta F&B, leisure e servizi dedicati alla persona.
I progressi tecnologici consentiranno di acquistare i prodotti semplicemente catturando un’immagine attraverso l’ubiquità del product placement nei programmi televisivi, nei film sul grande schermo, e ancora da PC, riviste, social media.
Di conseguenza, l’industria logistica, infrastruttura portante del comparto, sarà obbligata ad adeguarsi a questi cambiamenti e ad approvvigionare le merci in real time. Avranno sempre piu’ successo i retailer che sapranno pensare a soluzioni di customer experience all’avanguardia, dedicando maggiore spazio agli articoli in sharing. Quindi, si assisterà alla trasformazione da “Centri commerciali” a “CENTRI” poiché saranno destination di molte attività e non solo legate allo shopping, ma spazi da vivere e in cui trascorrere il tempo in compagnia.”
Nella sessione “Grande successo del Mapic Food&Beverage. Continua La crescita….quali format in futuro?” Roberto Bramati – Presidente Commissione Food&Food Court CNCC, Presidente Spazio Futuro Group – ha commentato: “La ristorazione è stata per anni un vulcano addormentato: ora è esplosa in tutte le sue forme e bellezza, per qualità, quantità, varietà di menù, oltre che nella presentazione e nelle tipologie di servizi. Ormai ogni giorno vediamo nascere nuovi locali singoli o catene. La varietà e l’eccellenza della materia prima Italiana (numeri uno al mondo) è tale da poter creare in ogni momento nuove formule di ristorazione di successo. Il progetto architettonico e l’immagine sono tornati ad avere il giusto peso e la vera novità è che sono stati affiancati dal marketing e dalla comunicazione. E’ così nata la ristorazione del futuro.”
Tra le case histories presentate nella seconda parte della giornata segnaliamo: “Immochan e Gallerie Commerciali Italia cambiano nome e diventano CEETRUS”. Simbolo di una trasformazione messa in atto negli ultimi due anni, il nuovo nome incarna l’evoluzione da una società commerciale del real estate ad un incubatore di proposte immobiliari a 360 gradi. Nasce così una nuova visione nella quale Ceetrus si sta trasformando per andare oltre il concetto di società immobiliare commerciale, affermandosi come player globale del settore. In risposta alle esigenze dei cittadini e tenendo conto delle peculiarità territoriali, Ceetrus ha ridisegnato le proprie attività qualificandosi come incubatore di sviluppo, manager dei siti commerciali, investitore e anche innovatore. Fiero del proprio DNA nell’ambito retail, Ceetrus oggi si concentra sulla città del domani. Il suo nome, infatti, combina le parole “city”, “see” – in quanto osservatore dei bisogni dei cittadini con la capacità di darne risposta – “trust”, ovvero fiducia e affidabilità, e infine “us”, il “noi”, tutti insieme per una co-costruzione.