Secondo la rivista di economia e marketing “Largo Consumo”, la cosmetica copre il 44% degli investimenti in comunicazione in prodotti non food.
Il 60% del make-up mondiale è fabbricato in Italia, che rimane del resto il secondo Paese manifatturiero in assoluto del mondo.
Dal 1990, le esportazioni registrano una crescita media superiore al 5% annuo; nel 2010 si è avuta la crescita più sostanziosa, con un +17%.
L’Italia è il terzo sistema economico della cosmetica, dopo Francia e Germania. Il nostro primo mercato di esportazione è la Germania, seguito da Francia e Inghilterra e, più staccate, da Stati Uniti e Spagna. Nel 2011, gli italiani hanno speso 9.350 milioni di euro in cosmetica, 100 mila in più dell’anno precedente.
Cresce la farmacia, più in difficoltà la profumeria. Costante la grande distribuzione, che vende il 47% di tutti i cosmetici. Invece i saloni di bellezza, insieme agli acconciatori, sono i canali che hanno sofferto più di tutti. Le vendite dirette, come il porta a porta, sono in forte crescita. La vendita via internet cresce del 20% all’anno, ma sono comunque valori bassi, perché al consumatore piace acquistare cosmetici con approccio tradizionale.
Il 17% della cosmesi venduta, prosegue “Largo Consumo”, riguarda prodotti per il corpo, il 15% prodotti per viso e capelli a pari merito, mentre poi seguono igiene corpo, make-up, ecc, con una percentuale donna/uomo del 3 a 1. Un fenomeno importante in corso, nota poi il magazine rivolto al mondo dei moderni canali di vendita e alle relazioni fra insegne distributive e aziende fornitrici, è la differenziazione anche di prodotti più basici per i maschi e le femmine. Per il primo semestre 2012, ci sono previsioni di crescita del mercato per l’1%.
Il calo dei consumi tanto temuto, non è avvenuto; infatti, c’è una, seppur piccola, crescita nel comparto, a fronte di settori che perdono a due cifre. Secondo le stime, gli acconciatori soffriranno ancora nel 2012, le erboristerie saranno invece il canale con i ritmi di crescita più evoluti e la GDO migliorerà.
(fonte Largo Consumo)