Si è conclusa il 20 ottobre una mostra di design dal titolo “Produzione d’autore”. La mostra nasce dall’idea di Francesco Mancini, architetto e designer fortemente legato al territorio.
Partendo dalla considerazione concreta della crisi dei mestieri artigiani e dalla minaccia che essa rappresenta al patrimonio comune, con questa mostra si è voluto evidenziare l’importanza del mestiere di artigiano che assume in se qualità, tradizione e storia del territorio.
Il processo che vede una rivalutazione, un rilancio ed una culturizzazione del prodotto artigianale è già in atto in altre realtà egemoni, dove la consolidata tradizione industriale e i vari organi di stampa rappresentano un reale supporto per la promozione e la concretizzazione delle ricerche.
La mostra “Produzione d’autore” vuole inserirsi in quel dibattito culturale che vede produzione artigianale da una parte e creatività dall’altra; è il pretesto per creare nuovi stimoli (ormai sopiti anche da una situazione di crisi dei mercati), cercando di rilanciare qualità e risorse a fronte di nuove logiche produttive e di mercato.
Imprese artigiane affiancate da designer dalla fama consolidata, ma anche da giovani, sono stati invitati per stabilire tra loro una sinergia empatica, in modo da arrivare ad un arricchimento di esperienze mediante scambi organizzati.
La mostra è stata concepita come un incontro tra il settore produttivo e quello progettuale, volto a provocare degli scambi di esperienze tese a creare una vera e propria strategia che possa far superare le logiche individualiste, mettendo in relazione progetto e realizzazione, creatività e imprese artigiane, ma anche creare sinergie tra le stesse imprese. L’obiettivo è quello di avvicinare la realtà produttiva del mezzogiorno alla cultura del progetto, e d’altro canto avvicinare i progettisti alla realtà culturale e produttiva di questo territorio.
I progettisti coinvolti sono stati: Biagio Cisotti e Sandra Laube, Luca Curci, Domenico De Palo, Massimo Iosa Ghini, Ugo La Pietra, Peter Ivone, Prospero Rasulo, Gloria Valente, Andrea Villani e Leonardo Maggio.
Gli artigiani sono stati: Design Inox, Cinzia Fasano, Gruppozero, Il Legno Design, Falegnameria Palmulli, Pastore Marmi, Vetreria Tiffany, Zerosei.
Entusiasmo e voglia di fare hanno animato il progetto sin dalle prime battute; la comunicazione tra i progettisti e gli artigiani è stata serrata.
Il tema della mostra indaga sul significato del “contenere” secondo i vari designer invitati, con l’utilizzo di diversi materiali, attraverso tecniche tradizionali o innovative, ma attenendosi ad un’unica logica sia dimensionale che tematica. Il tema del “contenitore” è stato un pretesto ma allo stesso tempo un voler dare un preciso uso all’oggetto. Le svariate interpretazioni e l’originalità dei progetti hanno esaltato gli artigiani che hanno cercato di dare il meglio di se. Il risultato è soddisfacente per tutti.
Questa mostra rappresenta un felice contributo alla realtà imprenditoriale artigiana del territorio, che vede insieme innovazione e tradizione, dove la tradizione è rappresentata dalle tecniche di lavorazione che sono state arricchite da un modo differente di pensare l’oggetto.
Ecco quindi che il designer si riallaccia alla storia, creando non solo una continuità con essa, ma anche ponendo le basi per una proiezione futura.
BARI 3 – 17 Ottobre 2013
Chiesa di S.Teresa dei Maschi
Con il patrocinio del Presidente del Consiglio regionale della Puglia
e dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Bari
Progetto di Francesco Mancini
Curatori: Francesco Mancini – Barbara De Liso