I retailer italiani che intendono investire negli Stati Uniti possono approfittare della congiuntura attuale inserendosi in un trend di innovazione in atto (social media engagement/e-commerce), fornendo a mall e department store la possibilità di offrire nuovi marchi in location strategiche che siano recettive rispetto a brand più “tradizionali”.
Le società italiane di abbigliamento, moda, accessori, design e arredamento possono, dunque, far leva sulla loro opportunità di rinnovare la struttura tradizionale dei canali di distribuzione US, riuscendo anche a negoziare collaborazioni in base a termini economici meno facilmente raggiungibili in passato.
Per le aziende italiane questo è un momento quasi unico per entrare nel mercato US. L’attuale congiuntura macroeconomica favorevole e il rapporto euro/dollaro rendono gli Stati Uniti un mercato attraente per i retailer europei e in particolare per società che godono di una struttura solida nel proprio paese di origine, ma che non si sono ancora espanse su mercati esteri, o che si sono fino ad ora maggiormente concentrate su mercati diversi, quali i Paesi emergenti.
L’espansione negli Stati Uniti da parte dei retailer si può manifestare attraverso l’accesso a diversi canali distributivi: dallo sviluppo di propri punti vendita in zone urbane all’implementazione di piattaforme di e-commerce, fino all’insediamento all’interno di strutture a portata nazionale quali i centri commerciali (mall) e i grandi magazzini (department store). Grazie all’utilizzo dei social media, è inoltre possibile ottenere maggiore visibilità e brand awareness su un nuovo mercato in modo efficace senza la necessità di ingenti investimenti pubblicitari.