FLASK AND THE PRESS Shanghai.

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L’architetto italiano Alberto Caiola ha progettato uno speakeasy bar nascosto all’interno di The Press, un negozio di sandwich che si affaccia su una delle affollatissime strade di Shanghai.

Architetto Alberto Caiola progetto Flask and The Press Shanghai

Flask and The Press stravolge il tradizionale concetto di “bar segreto” con accostamenti anticonformisti. Dietro la facciata di una vivace paninoteca si cela un lounge bar moderno, contraddistinto da un’intima atmosfera, con una sovrapposizione di luci ed ombre, eleganza e stravaganza, sobrietà e giocosità.

The Press è una colorata paninoteca con la tradizionale sistemazione dei tavoli, ma che comprende anche dettagli di stile più contemporaneo: il bancone liscio e rifinito con sfumature colorate, le luci al neon, il minimalismo ricercato degli arredi, in contrasto con le pareti grezze, i pavimenti e le pareti in cemento grezzo e il controsoffitto asimmetrico accentuato, creano un ambiente non convenzionale, che stimola la curiosità dei clienti.

Architetto Alberto Caiola progetto Flask and The Press Shanghai

L’elemento principale del locale è costituito da un distributore automatico vintage della Coca-Cola che è stato tagliato verticalmente in modo tale da essere riadattato a porta d’ingresso al secondo locale, Flask.

Attraversando il passaggio che collega The Press e Flask, il cliente sperimenta un netto contrasto tra i due ambienti. L’atmosfera giocosa, allegra, i colori e le luci vivaci lasciano spazio ad un ambiente misterioso con un’illuminazione calda e soffusa ed il brusìo degli avventori del bar accentua ancora di più la curiosità.

Oltrepassando questo “accesso camuffato”, il cliente è accolto da riferimenti più visivi rispetto ai “secret bar” tradizionali.

Elaborate disposizioni delle bottiglie di liquori, una fusione di luci e colori dalle tonalità scure e tenui e una serie assortita di arredi ricordano l’aspetto evanescente che caratterizzava questi tipi di locali in passato.

Il primo elemento d’arredo da considerare è l’imponente controsoffitto: una varietà di cubi angolari, che sembra stiano per cadere a cascata verso l’ingresso, ne fanno un ambiente ancor più misterioso, che spinge i clienti ad esplorare ulteriormente lo spazio.

Architetto Alberto Caiola progetto Flask and The Press Shanghai

Si scoprono così due strutture che espongono bottiglie di liquori: la prima è costituita da uno scaffale alto fino al soffitto situato proprio vicino all’entrata e contenente 25 bottiglie di whisky, in ciascuna delle quali è stato inserito un faretto per illuminare il colorito ambrato del contenuto, la seconda è un’installazione a parete con fiaschetti nascosti dietro un emblematico strato, come il concetto del locale stesso.

Il locale acquisisce un aspetto più intimo e privato, grazie anche all’illuminazione, minimale e soffusa, con diversi punti luce, ciascuno dei quali emette un bagliore caldo che si riflette sugli altri.

Un sistema di illuminazione color rame posto all’interno del controsoffitto diffonde una tenue luce ambrata, che si riflette sui cubi a cascata nell’altra estremità del locale.

Le luci a led dello sfondo a specchio del bancone del bar riflettono le bottiglie creando un’illusione di profondità secondo cui la parete sembra scomparire.

Uno specchio inclinato di fronte all’entrata, da l’impressione della sequenza dei cubi posti sul soffitto; nel lato opposto, un’altro specchio convesso di grandi dimensioni riflette l’interno del locale.

Per aggiungere un ulteriore tocco di accoglienza e comfort, le sedute sono stati introdotti dei separatori che suddividono l’ambiente con naturalezza.

Anche le altezze delle sedute e le superfici dei tavoli possono essere abbassate o rialzate gradualmente per un ambiente maggiormente dinamico.

Allo stesso modo, le doghe del pavimento in legno seguono un “movimento” fluido passando dal colore scuro, al chiaro e di nuovo al legno scuro.

Design Alberto Caiola
Photos courtesy Shen Zhonghai
by AN shopfitting magazine no.130 ©