Lo sviluppo di un settore che vuole essere protagonista passa da SICAM.

Sicam Pordenone

Relazioni di alta qualità e forte apertura internazionale le chiavi del successo.

C’è stato un momento, nel corso dell’anno, che ha lasciato percepire un chiaro segnale di ottimismo per l’industria del mobile internazionale e le sue prospettive per questo 2017 appena iniziato: sono state le giornate di SICAM in ottobre a Pordenone.

Giornate nelle quali  è stato palpabile il fervore negli incontri e nelle discussioni in fiera, ed è stata chiara la determinazione e l’orientamento al risultato con cui componentisti ed accessoristi da un lato e produttori e designers di arredamenti dall’altro hanno vissuto SICAM 2016.

Un momento temporale dell’anno azzeccato e l’ambiente stesso della manifestazione l’hanno riconfermata, se mai ce ne fosse stato bisogno, come l’appuntamento di business per eccellenza: dove le aziende, anche le più strutturate multinazionali, volgono le loro attenzioni unicamente a prodotti e relazioni per dar vita ai trend, alle nuove soluzioni funzionali ed alle linee di design che troveremo nei Saloni del Mobile di questi prossimi mesi nel mondo intero.

Gli stessi numeri e le rilevazioni sulle presenze di SICAM 2016 diffuse dagli organizzatori parlano chiaro: a Pordenone sono state presenti 7.378 aziende provenienti da 101 paesi esteri oltre che, ovviamente, da tutta Italia, con la quota di visitatori stranieri che ha superato la soglia del 36%.


I dati principali della ottava edizione di SICAM
560 espositori, di cui 30% da 33 paesi esteri
7.378 aziende in visita, di cui il 36% da 101 paesi esteri
30.000 mq di manifestazione fieristica


E’ di tutta evidenza il ruolo di marketplace internazionale per la componentistica ed accessoristica che SICAM ricopre – rileva l’organizzatore della manifestazione Carlo Giobbi commentando i dati – ed è il mercato stesso che lo conferma anno dopo anno in maniera sempre più chiara. Anche la scorsa edizione ha visto infatti crescere i Paesi di provenienza dei professionisti in visita, ben centouno da tutti e cinque i continenti. Un fattore che si sta rivelando determinante per l’efficacia della manifestazione è la sua dimensione: SICAM 2016 è stata l’edizione con la maggior superficie espositiva finora coperta, ma il complesso dell’esposizione rimane in un ambito che consente sia una facile lettura per gli operatori in visita che una gestione ottimale del tempo che viene trascorso tra gli stand.”

Quello della cura degli aspetti logistici è infatti un elemento che emerge in maniera chiara visitando il Salone: la distribuzione omogenea dei flussi di visita ottenuta con l’apertura di tre punti di ingresso non solo ha contribuito in maniera intelligente a ridurre i tempi di accesso, grazie anche al massiccio ricorso alle preregistrazioni online che la gran parte degli operatori attua; ma ha anche valorizzato un lay out espositivo razionale e chiaro, che permette di organizzare facilmente le giornate di visita alle aziende presenti.

Anche le aziende espositrici hanno fatto in molti casi dei passi avanti importanti nel modo di presentarsi e di organizzare gli spazi espositivi – sottolinea Giobbi -: preparare bene SICAM è diventato strategico, perché è sempre più evidente la possibilità di incontrare qui chi progetta e realizza l’innovazione nell’arredamento. Designers e architetti hanno rappresentato il 9% degli operatori registrati, ed un altro 9% lo hanno segnato i responsabili tecnici e di produzione: è un dato che ritengo sia molto importante, perché non dobbiamo dimenticare l’importanza crescente che i componenti di natura funzionale stanno assumendo nella produzione del mobile; stanno apportando un valore aggiunto che in taluni casi diventa quasi superiore a quello dato dal design. Ma quello che rimane il dato più significativo è costituito dal fatto che sono i decision makers la categoria maggiormente rappresentata a SICAM: ben il 37% dei visitatori infatti sono titolari della loro azienda o ne sono il direttore generale, il vertice aziendale quindi che prende le decisioni finali su strategie e scelte d’acquisto.”

Analizzando la composizione del quadro complessivo delle aziende in visita a SICAM 2016 si può rilevare tra l’altro come, a fianco della componente produttiva (che ha segnato oltre il 65% delle presenze tra mobile, cucina, bagno e arredamento contract), sia ben presente il comparto stesso della componentistica con un 15% ulteriore di presenze con un ulteriore 4% di professionisti dei comparti dell’illuminazione e dell’elettrodomestico: il Salone si conferma quindi anche come un’occasione impagabile di aggiornamento e di informazione per l’intera filiera produttiva.
Sicam

Predominante la partecipazione di industria e commercio a SICAM 2016 (42% le aziende industriali con propri rappresentanti in visita, e 21% quelle del commercio); ma non va trascurato l’ambito della produzione artigianale, presente con il 20% dei visitatori: per la produzione nazionale, nella quale hanno un ruolo numericamente preponderante le piccole e medie imprese, è questo infatti l’ambito nel quale spesso emergono idee, soluzioni e prodotti di nicchia di altissima tecnologia e qualità.

Nel frattempo, il team di SICAM ha già avviato la promozione dell’edizione del prossimo ottobre (l’appuntamento a Pordenone è da martedi 10 a venerdi 13): forte del quasi 90% di partecipazioni già riconfermate prima della fine dell’anno da parte dei 560 espositori, oltre a numerose richieste di nuovi espositori, la manifestazione verrà presentata già dalla primavera in tutte le maggiori fiere internazionali dell’arredamento.

Sviluppare ogni anno nuovi mercati in tutto il mondo e consolidare quelli già conosciuti – rileva ancora Carlo Giobbi – è il nostro modo di far crescere il Salone in linea con le aspettative delle aziende: abbiamo avuto in visita lo scorso ottobre a Pordenone, tra gli altri, anche professionisti dell’arredamento da diversi Paesi dell’Africa continentale sub-sahariana e dal Medio Oriente; la Germania si è confermata ancora una volta al primo posto tra i Paesi in visita, ma sono stati molto numerosi anche i visitatori da Francia e Gran Bretagna, da sempre ai primi posti per l’export italiano del mobile, e dalla Russia che sta emergendo in maniera sempre più marcata tra i Paesi più presenti in fiera. Quello che è certo per ogni partecipante a SICAM è che ogni anno a Pordenone si creano opportunità concrete per aprire nuove relazioni internazionali di business; e questo è possibile solo perché alle spalle c’è il nostro lavoro quotidiano di informazione e promozione in tutto il mondo. Un lavoro che il Ministero dello Sviluppo Economico continua a riconoscerci, qualificandoci come gli ambasciatori del made in Italy per l’ambito dell’accessoristica e componentistica”.

Per l’edizione 2017 SICAM ha in vista nuove iniziative in fiere e collaborazioni con riviste estere del settore del mobile-arredo molto importanti per specifici mercati. Una campagna dunque sempre nello stile di grande efficacia operativa che contraddistingue il team di SICAM, e che promette nuove interessanti aperture per chi sarà presente il prossimo ottobre a Pordenone.

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