Il futuro dell’arredamento e della progettazione passa dagli universi virtuali

Il futuro dell’arredamento e della progettazione passa dagli universi virtuali

Il ritmo vertiginoso con cui si stanno susseguendo le innovazioni tecnologiche negli ultimi anni sta investendo moltissimi settori del sapere, del lavoro e della cultura.

Lo streaming ha cambiato il nostro modo di informarci e guardare la TV; il cloud ha modificato il nostro approccio all’archiviazione dei documenti e il mondo dell’intrattenimento; la digitalizzazione della vita quotidiana è ormai una realtà. E in questa situazione in costante evoluzione sta iniziando ad avere un impatto sempre più importante anche la realtà virtuale. Oggi parleremo proprio di questo e di come la VR potrebbe diventare uno strumento utilissimo per chi si occupa di arredamento.

La virtualizzazione e la progettazione nel Metaverso sono già una realtà in altri importanti settori come l’intrattenimento e la moda. Sul primo versante spiccano gli esempi di importanti piattaforme come PokerStars che hanno deciso di creare ambienti virtuali in cui gli appassionati possono sfidarsi in diretta e in tempo reale semplicemente con l’uso di un visore.

Nel campo della moda, invece, si va verso una sempre maggiore interconnessione tra brand e clienti, con i primi che useranno scansioni e stampe in 3D, applicazioni di realtà aumentata, mista o virtuale e tessuti “smart” e con i secondi che potranno ammirare le nuove creazioni direttamente dal divano di casa oppure provare gli abiti in camerini virtuali sempre più realistici.

E alcune di queste applicazioni possono trovare enorme successo anche nel mondo dell’arredamento. Già oggi esistono interessanti applicazioni di realtà virtuale nel comparto dell’interior design che dimostrano che la strada intrapresa potrebbe essere quella giusta per dare nuovo slancio a tutto il settore.

Dal punto di vista degli utenti le nuove tecnologie rappresentano un’indubbia comodità. Al momento di scegliere l’arredamento per le stanze di casa, le persone amano vedere più complementi d’arredo in contemporanea, invece che un semplice elenco oppure un oggetto alla volta. In questo la VR permette passi avanti enormi in quanto aumenta il numero di combinazioni possibili e consente di avere una visione completa dell’arredamento finale. Una comodità anche per i designer che averebbero la possibilità di creare veri e propri cataloghi digitali con allestimenti completi in cui potrebbero cambiare con un semplice movimento praticamente qualsiasi cosa.

Si va verso una personalizzazione estrema e praticamente in tempo reale che potrebbe facilitare la vita sia dei produttori che dei consumatori, fino ad arrivare a quella dei venditori di singoli mobili o accessori. Le app più innovative del settore garantiscono proprio questo e sfruttando le potenzialità di realtà aumentata e realtà virtuale permettono di comporre un progetto completo in pochi secondi consentendo al cliente la possibilità non solo di verificare il risultato del lavoro ma anche di poter dare sfogo alla propria creatività aggiungendo arredi ed elementi di design dei migliori professionisti al mondo.

La VR e la AR potrebbero influire in maniera notevole anche sul versante della lotta agli sprechi, della tutela dell’ambiente e del risparmio. Basti pensare a modifiche significative come un’eventuale opera di riverniciatura o all’abbattimento di una parete. Si tratta di operazioni spesso costose e rischiose che se non fatte da un professionista accreditato rischiano di rovinare per sempre le strutture. Con i moderni visori, invece, sarà possibile vedere in anteprima il lavoro finito e come appariranno le stanze, gli interni e gli esterni prima di acquistare i materiali o prima ancora di passare una mano di vernice. Un vantaggio indubbio sia per gli utenti finali che per i produttori che acquisteranno autorevolezza e credibilità.

C’è anche un altro importante aspetto che rende utilissima la realtà virtuale nel campo dell’interior design. Ovvero la possibilità di visualizzare e gestire gli spazi in anticipo. Un vantaggio in primo luogo per i progettisti che potrebbero farsi un’idea del lavoro da fare senza il bisogno di sopralluoghi, rilievi e complessi calcoli matematici. In secondo luogo anche per le persone. Uno degli errori che molto spesso facciamo quando arrediamo casa, infatti, è quello di accumulare troppe cose e di ritrovarsi in stanze in cui mancano gli spazi “vitali” giusti. Il visore, invece, potrebbe permetterci un’organizzazione molto più razionale e ben congegnata.