Stereo Mike, un concept bar dove tutto è in movimento, tutto è in mutazione.

Stereo Mike concept bar

Siamo a Napoli, nel salotto bene, quello borghese. A due passi da piazza S. Pasquale, per l’esattezza a “Cappella Vecchia”. E’ quì che l’architetto Carmine Abate ha realizzato Stereo Mike, uno spazio che cambia sfumature all’infinito.

Pellicole dicroiche per il Concept bar Stereo Mike

Ispirazioni anni Novanta, riflessi e sfumature.

Quando ho visto il portale di questo palazzo del 1868, avevo due opzioni. Trattarlo come un ferro rovente, con cura e discrezione: rispettandolo, nel più classico dei “compitini” accademici. Oppure sfidarlo, con ironia e irriverenza. Da buon napoletano. Reinterpretandolo. Contaminandolo. Contrapponendomi con forza e coraggio. Con audacia. E con un po’ di inconsapevolezza. Che non mi sono mai mancate. Quell’arroganza che Roisin Murphy definisce “arrongance of youth” che ancora mi appartiene nonostante gli anni stiano passando. Ebbene sì. Ho scelto la seconda strada. Non è che l’abbia veramente scelta, ma è quella che conosco. Che mi guida. Come sempre. Come chi, lungo quel cammino ha tutto da guadagnare e niente da perdere. Come chi, ha studiato, ricercato, conosciuto e riconosciuto le regole. Tutte. Fino al punto di poterle trasgredire una ad una. Al punto di girare, svoltare, senza guida apparente. Senza meta.”

Ed è oltre questa porta che inizia un viaggio spaziale. Che strizza l’occhio agli anni Novanta, quelli a cavallo dei duemila.

Carmine Abate progetta Stereo Mike concept store

Quelli a cui si ha ancora un po’ paura di assomigliare, troppo recenti rispetto ai più comodi anni Cinquanta e Settanta. Troppo vicini da non essere abbastanza nostalgici. Ma così lontani, come è lontano tutto ciò che non appartiene all’epoca dei social e degli smartphone.

“Sul solito foglio a quadretti che mi contraddistingue, nel pavimento in formato 10×10, ho messo su un posto che è un caleidoscopio di colori in evoluzione, cangianti. Dicroici. Con una volta che, di un vorticoso imballaggio di pluriball, ne fa un moto continuo indefinito. Quasi a dire: a Napoli è passato anche lui, Cristo. Un artista che se oggi fosse vivo non si sarebbe preoccupato di sfidare il Vesuvio. Imballandolo.

È la porta più audace di Napoli. Ci sono “mille culur” in questo vetro che cambia sfumature all’infinito. Con i riflessi che entrando fino dentro creano un fatto curioso. Da fuori non si vede dentro e da dentro si vedono le centinaia di passanti che cascano nel più fashion dei selfie!

E l’ho pensata così questa porta. A suon di “Drinking in L.A.”, da cui il nome. Proposto e voluto fortemente da me. Stereo Mike! Perché quando ho conosciuto i proprietari sembravano usciti da lì, dalla storia di quella canzone. Un nuovo concept bar nella città dei record. Ci saluta e si presenta proprio come inizia la canzone dei Bran Van 3000: “Hi! My name is Stereo Mike!.
Per il resto, per altre info: “Get your ass out of bed”, “I’ll explain it on the way” (sempre con garbo; è solo una citazione).

Concept bar Stereo Mike

L’architetto Carmine Abate ha utilizzato le pellicole dicroiche per vetro di 3M per ricreare l’effetto cromatico generato dall’evoluzione del sole nell’arco della giornata, con sfumature che vanno dal blu al magenta dal giallo, fino all’arancio e al verde, donando al visitatore l’impressione di essere all’aria aperta in un mondo colorato.

Il concept del progetto, ideato da Abate, è quella di creare uno spazio, che non vuole essere solo uno spazio commerciale ma anche un ecosistema esperienziale.

Grazie agli effetti cromatici creati dalla pellicola 3M, che cambia colore in base all’angolatura di osservazione, le persone che entreranno nel cocktail bar saranno immerse in un’esperienza sensoriale che potrà favorire benessere e relax.

Il pavimento è realizzato con mattonelle Ceramica Vogue, serie System, colore “Perla”, in formato 10x10cm. Le pareti sono verniciate con smalti Farrow & Ball. La bottigliera è rivestita della stessa pellicola 3M delle vetrate. Bancone, divani e poltrone, tutto realizzato a disegno. Lampada su bancone è “Snoopy” by Flos, di Achille e Pier Giacomo Castiglioni.

Il vetro dicroico unito al portale storico si confermano una soluzione di grande impatto ed imprescindibile valore estetico. Grazie agli effetti cangianti ed iridescenti a seconda della luce e dell’angolo di visione, i film 3M dicroici sono capaci di creare intrattenimento, atmosfera e stimolazione polisensoriale, capaci di rendere dinamico e moderno uno scorcio storico.

Stereo Mike Napoli

Stereo Mike, vicolo Santa Maria a Cappella Vecchia 5, Napoli

Foto Carlo Oriente