L’architetto Carmine Abate progetta la Pizzeria Malaterra di Roma.

I codici tipici della pizzeria napoletana, con il nuovo Malaterra progettato dall’architetto Carmine Abate, raggiungono i limiti della fantasia, arricchendosi di dettagli, per un intervento dal forte impatto.

L’architetto Carmine Abate progetta la Pizzeria Malaterra di Roma

A Roma, a due passi dalla celebre fontana di Piazza di Spagna, la fortuna è mangiare una pizza cotta nel forno a legna con prodotti tipici di alta qualità.

Il giovane architetto Carmine Abate però, non si è accontentato dei soliti stereotipi legati alla tradizione napoletana. Inizia così un viaggio, dal gusto un po’ coloniale, dove i colori delle pareti si mescolano alla palladiana del pavimento e la paglia di Vienna fa da quinta a cascate di piatti Bitossi, che celebrano le pizze. Un invito a gustarle tutte!

Il progetto

L’elemento caratterizzante dell’intervento è l’uso massiccio della mattonella, di Ceramica Vogue, “rotta” appositamente per la realizzazione della palladiana a pavimento, come rivestimento perimetrale e che raggiunge il suo culmine nel bagno, dove diventa totalizzante, essendo posata addirittura a soffitto. Bianco, carta da zucchero, curcuma, giallo indiano e nero carbone i colori utilizzati, secondo una proporzione stabilita e studiata a monte. I due forni della sala invece interamente rivestiti di nero e la sala lievitazione, interamente di bianco.

L’architetto Carmine Abate progetta la Pizzeria Malaterra di Roma

Le pareti, delle quattro sale, sono trattate ognuna con smalto all’acqua di Sikkens. Entrando, la prima è colorata di blue jeans, per poi passare al “greige” una crasi tra grigio e beige, il colore della seta grezza, la terza sala è un “greige” più scuro, quasi un tortora, ed infine la veranda, in rosso terra battuta.

Elementi artistici e luminosi

I piatti di Bitossi sono il tocco fashion dell’intervento. Ne sono stati usati complessivamente trecentosettanta sette! I duecentoquindici piattini a parete della collezione “lettering” formano i vari nomi delle pizze. Da margherita a carrettiera, passando per calzone, sia arriva a capricciosa, volutamente scritta in modo scomposto. Invece i centosessanta piatti pizza della collezione “sms”, sono stati assemblati per creare elementi luminosi.

L’architetto Carmine Abate progetta la Pizzeria Malaterra di Roma

Nella prima sala un anello del diametro di due metri, accoglie gli ospiti con un chiaro messaggio di benvenuto: “Portami una pizza”. Nella stessa sala altri due del diametro di un metro e trenta, montano dei piatti che celebrano la mozzarella e il basilico con un cuore al centro.

L’architetto Carmine Abate progetta la Pizzeria Malaterra di Roma

La sala centrale è invasa da una cascata di pendenti luminosi “one love”. Infine sul bar, “una bufala” è il pretesto per delle sospensioni doppie, bifacciali, dal gusto vagamente retrò.

L’architetto Carmine Abate progetta la Pizzeria Malaterra di Roma

Boiserie in paglia di Vienna

Tutte le boiserie sono in rovere tinto moka con inserti in paglia di Vienna naturale. Cosi bancone bar, banco cassa sono rivestiti da questo materiale. In più, in tutto il ristorante ci sono mensole ad arco, per esporre i prodotti usati: dai barattoli di pomodorino giallo a quello rosso e cosi via. Anche i divani, sono sormontati da un inserto in paglia, da rendere più intime le sedute. Fino al divano dell’anti bagno, dove la necessità di intimità diventa pura scenografia!

L’architetto Carmine Abate progetta la Pizzeria Malaterra di Roma

Location Roma, Via della Mercede 43/44
Design Carmine Abate Architetto
Area 350 mq
Pavimenti e rivestimenti Ceramica Vogue
Illuminazione e divaneria Cristiano Group
Piatti decorativi Bitossi
Photos courtesy Carlo Oriente