Quanto costa affittare un negozio a Roma?

affitti commerciali a Roma

A Roma l’epicentro del lusso si snoda tra via del Babuino, via Condotti e via del Corso, una zona comunque abbastanza estesa dove trovano collocazione i marchi più prestigiosi della moda internazionale e dove si sono verificate nell’ultimo anno anche nuove aperture di alto livello.

Piazza San Lorenzo in Lucina è l’area retail maggiormente interessata dalle recenti aperture di Louis Vuitton, che ha inaugurato a gennaio 2012 la Maison Louis Vuitton Etoile, il più grande store sul territorio italiano, con 2.500 metri quadrati su tre piani con cinema e libreria, di Burberry Accessories, di Ralph Lauren e Christian Louboutin.

Via dei Condotti è la piu cara

I canoni per assicurarsi uno spazio retail nel centro di Roma sono da record: si va dai 6.700 euro al metro quadrato all’anno in via dei Condotti, vicino a Piazza di Spagna, dove si trovano le vetrine di Dior, Hermès, Cartier, Max Mara, Valentino, Bulgari, Gucci, ai 4.800 euro al mq all’anno in Piazza San Lorenzo in Lucina, per scendere a 4.500 euro al mq all’anno in via del Corso e ai 3mila euro/mq/anno in via Frattina e in via Cola di Rienzo.

Nella suggestiva location di piazza di Spagna i canoni, secondo un report di Cushman & Wakefield, viaggiano intorno a 3.500-4.500 euro al metro quadrato all’anno, inclusa la key money, per soluzioni sui 200 mq.

Qui trovano spazio brand come Moncler, Dior, Camper, Lacoste, Sergio Rossi, ma anche Sermoneta, Frette, Furla e Mandarina Duck. Secondo C&W i valori di locazione in via del Babuino viaggiano sui 2.500-3.500 euro al mq, compresa la key money. Nella via gli spazi retail di lusso si aggirano sui 150-300 metri quadrati e qui le insegne vanno da Etro a Chanel, da Tiffany a Chopard, da Miu Miu ad Armani e Aspesi.

Le richieste di locazione sono talmente esose da penalizzare i marchi minori, i canoni di locazione vedono purtroppo gli artigiani e i piccoli negozianti in difficoltà: difficilmente riescono a rinnovare i contratti di affitto in continuo aumento e le storiche boutique vengono spesso inglobate dalle grandi catene internazionali della moda. Chiusure e nuove aperture, insomma, sono all’ordine del giorno.