Illuminazione per il retail: come illuminare gioielli, orologi ed articoli da regalo.

Illuminazione per il retail: come illuminare gioielli, orologi ed articoli da regalo.

📅18 Marzo 2015, 13:06

Gli oggetti di piccole dimensioni, ricchi di dettagli, necessitano di un tipo di illuminazione specifico che trova nei LED la soluzione ideale.

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Il successo di uno store che vende gioielli, orologi, occhiali ed articoli da regalo dipende in larga misura dalla capacità di stupire, perché si tratta di particolari accessori, attraverso i quali il consumatore può esprimere la propria personalità.

La vetrina deve indubbiamente essere allettante, ma è la modalità di esposizione dei prodotti sui vari piani del punto vendita a dover colpire l’attenzione per sottolineare il carattere esclusivo dell’offerta.

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Gioielli, orologi ed articoli da regalo sono spesso esposti in vetrine. In questo settore i LED sono preferibili rispetto alle tradizionali fonti di illuminazione in quanto non emettono raggi UV o infrarossi che potrebbero facilmente danneggiare le pietre preziose e i materiali più delicati; il rubino ad esempio sbiadisce, mentre la pelle perde colore finendo per assumere un aspetto spento.

Per via della quantità minima di radiazioni emesse, i LED possono anche essere collocati in prossimità dei prodotti garantendo così un’ampia gamma di possibilità di illuminazione.

Per gli espositori tradizionali viene generalmente predisposta un’illuminazione d’accento con faretti a soffitto che, tuttavia, presenta un inconveniente non trascurabile in quanto, se non è progettata con la massima cura, può avere un fastidioso effetto abbagliante.

Per questo motivo suggeriamo l’utilizzo di plafoniere lineari a LED da installare lungo il bordo superiore della struttura dell’espositore (1A) e i bordi inferiori delle mensole (2B). Questa soluzione consente di celare la fonte da cui proviene la luce, riducendo al minimo l’abbaglio.

Grazie a questa ed altre note qualità, i LED si confermano l’opzione più adatta in fase di progettazione di un impianto di illuminazione destinato al retail. Per soddisfare le altre esigenze espositive, l’illuminazione d’accento viene utilizzata come elemento di valorizzazione di una lavorazione minuziosa abilmente rifinita.

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Poiché i prodotti esposti presentano di frequente delle dimensioni ridotte, l’impianto deve essere concepito in modo tale da illuminare gruppi di oggetti.
In questo caso la soluzione ideale prevede l’uso combinato di molteplici lampade con luce d’accento proveniente da diverse angolature per creare suggestivi contrasti.

Per gli articoli speciali, esposti singolarmente, è invece preferibile un solo fascio di luce diretto che dia loro la giusta importanza, consentendo così al cliente di osservare il prodotto singolarmente e percepirne l’unicità.

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Le caratteristiche degli occhiali vengono invece risaltate al meglio in espositori retroilluminati, in quanto il fascio di luce che li colpisce da dietro li fa apparire come se fluttuassero nell’aria (3C). L’introduzione di diffusori opalini tra la fonte luminosa e l’oggetto esposto genera una luce discreta e soffusa che attrae il cliente, contribuendo a creare un’atmosfera distesa e armoniosa.

Possono inoltre essere introdotti ulteriori impianti di illuminazione d’accento per ottenere un impatto maggiore giocato su contrasti che plasmano e rimodellano gli articoli.

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Anche la scelta della temperatura del colore riveste un ruolo cruciale per l’illuminazione dei prodotti esclusivi. Per ogni tipo di materiale esiste una luce ideale: le tonalità più fredde risaltano al massimo la lucentezza dei metalli, mentre quelle più calde rendono i toni sontuosi e ricercati. Anche l’illuminazione in versione RGBW offre un importante contributo, poiché le luci colorate di sfondo valorizzano ulteriormente i pezzi più importanti per un ambiente ancora più suggestivo.

Per evitare che i prodotti più piccoli “si perdano” tra tutti gli altri è fondamentale integrare illuminazione d’accento con effetti a contrasto e materiali di supporto adeguati: se lo sfondo è bianco è opportuno che la sua superficie sia maggiormente illuminata rispetto all’oggetto, mentre i toni più scuri come il nero, il grigio e il blu scuro rendono il prodotto protagonista indiscusso.

© AN shopfitting magazine

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