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Per questo numero di AN, XT Retail ha pensato di portarvi all’interno delle due fiere principali del menswear e del childrenswear.
Anche quest’anno, la Fortezza da Basso di Firenze ha fatto da cornice a due tra le manifestazioni fieristiche internazionali più importanti del settore moda: Pitti Immagine Uomo 94 e Pitti Immagine Bimbo 87.
P:O:P: Pitti Optical Power, è il concept dell’edizione di Pitti Uomo 2018. Curatore di questa edizione è il lifestyler Sergio Colantuoni, che con la sua lunga esperienza nel design e food e nella moda, è riuscito a creare all’interno della Fortezza e dentro ogni stand un progetto curatoriale all’avanguardia e fresca, incline ad una visione del tutto contemporanea. Fantastici giochi visuali e virtuali, effetti cromatici, suoni, profumi e movimento avvolgevano il fruitore in un percorso incentrato sul guardaroba per lui.
Diverse le novità di quest’anno, la nazione ospite di questa edizione è stata la Georgia, che ha portato a Firenze una grossa rappresentanza di creativi e stilisti, molti altri dalla Scandinavia per il progetto Scandinavian Manifesto e molteplici le collaborazioni, che hanno visto la firma di molti fashion designers dalla Danimarca, Norvegia e Svezia.
Diciamo che le collaborazioni estere sono state uno dei punti sorprendenti del Pitti immagine 2018, grazie anche al direttore di dipartimento Riccardo Vannetti, celebrando la quinta edizione di Tutorship Reward, che ha come partner la Parsons School of Design di New York, una delle scuole di moda più titolate, intransigenti ed ambite del mondo. In più, l’introduzione di una nuova sezione, “I Go Out”, dedicata ad un look selvaggio e libero per chi ama vivere a contatto con la natura in ambienti esotici e da sogno.
Naturalmente non poteva mancare lo Special Guest dell’evento, il Gruppo Roberto Cavalli, che ha sfilato nel suggestivo sagrato della Certosa di Firenze, con la collezione maschile disegnata da Paul Surridge.
La 94ma Edizione di Pitti Uomo ha visto presenti all’interno degli spazi della Fortezza da Basso di Firenze 1.240 marchi, di cui 561 esteri e oltre 30.000 visitatori.
La manifestazione internazionale per eccellenza che è diventata negli anni un punto di riferimento per la moda uomo. Questa volta però si è distaccata completamente dal sogno dell’uomo dandy, vestito con abiti sartoriali e presenta una nuova corrente definita “sport couture”, insieme di prêt-à-porter e sport, ampliamente anticipato nelle sfilate dei grandi brand della moda.
Il tema dominante della stagione primavera-estate 2019 sono le righe. Colorate, di varie dimensioni, verticali, o orizzontali, su giacche, maglie, pantaloni, non importa dove, basta che ci siano.
Noi, di XT Retail, abbiamo partecipato ad entrambi gli eventi, per andare a caccia dei trend del momento e per esplorare quelli che ci riserva il futuro. La fiera è infatti il luogo d’eccellenza che favorisce il confronto tra gli addetti ai lavori. E quale migliore occasione, se non proprio il Pitti, per farlo?
Il Pitti Uomo è stato un vero e proprio tripudio di cura ed attenzione ai dettagli visual, di ogni tipo e per ogni prodotto. Non importa se sei un brand di calzature luxury artigianali made in Italy o di valigie casual: il visual merchandising ha comunque un posto d’onore nello stand.
Anzi, non è un azzardo affermare che in alcune circostanze il visual merchandising ha sovrastato e primeggiato sul prodotto stesso. Talvolta, infatti, è stato necessario scrutare gli espositori più del previsto per capire quale fosse il marchio e quale fosse il prodotto in oggetto.
Questo incuriosisce lo spettatore: non avere dei riferimenti chiari e “plateali” al brand stuzzica l’attenzione e se a questo si aggiungono degli allestimenti particolari e, perché no, non prettamente in linea con quanto ci si aspetta dalla categoria merceologica in questione, il risultato è straniante ma d’effetto assicurato! Il “Mix & Match” si conferma quindi tra i trend più in grado di stupire.
Un’altra tendenza che abbiamo più volte ritrovato passeggiando in fiera è stato il coinvolgimento sensoriale. Non c’è foto che possa rendere l’idea, ma varcando l’ingresso di alcuni stand era possibile immergersi completamente nel mood del brand. Un esempio? Una volta entrati nello stand di un noto marchio di abbigliamento sportivo per la montagna, immediatamente si veniva pervasi da un profumo fresco e brioso, come se in quel momento ci trovassimo davvero a respirare l’aria delle Dolomiti. O ancora, pareti e pavimenti sui toni del blu, il suono delle onde in loop e subito sembra di essere catapultati in riva al mare, mentre invece si è tra gli espositori di costumi da bagno. Insomma, non solo l’occhio vuole la sua parte: fragranze, suoni ed effetti scenici completano le tecniche visual.
Inoltre, è stato decisamente evidente come gli allestimenti non solo riflettono, ma anzi sottolineano e rimarcano la brand identity o il mood della campagna in corso. Atmosfere dai colori più cupi accompagnano quei prodotti pensati per un target d’élite e professionale; tinte esotiche e sgargianti per chi invece non ha proprio voglia di mantenere un basso profilo e vuole farsi notare a tutti i costi: minimalismo per lo stile casual e più informale.
Anno dopo anno, il Pitti Uomo è diventato un appuntamento necessario per tenersi aggiornati su quello che accadrà all’interno dell’universo moda 2018/2019. L’edizione di quest’anno ha ospitato anche un nuovo progetto Athlovers, definito “la new wave di collezioni athletic-minded”, in due parole il lifestyle anticonvezionale e underground. Molti gli eventi collaterali che hanno visto partecipe alcune delle location più cool del momento, come Gucci Osteria in Piazza della Signoria adiacente all’omonimo Museo, o il vernissage della nuova boutique Giorgio Armani.
Anche al Pitti Immagine Bimbo si è respirato a pieni polmoni il fermento creativo retail, considerato uno dei punti di riferimento per la moda dei più piccoli. Gli allestimenti e gli espositori valorizzano ed esaltano i capi e gli accessori, 557 collezioni, di cui 347 estere, 5.300 compratori, con un totale di 10.000 visitatori.
Creatività e design hanno caratterizzato la cifra stilistica dei numerosi brand e dei molti stilisti affermati, ma anche dei piccoli marchi, che quest’anno hanno partecipato per presentare i loro nuovi progetti inediti. Un mondo per piccoli, ma costituito da grande creatività che attraverso accessori, elementi di arredo, tendenze urbane, ha dato una vera e propria scossa all’immagine della moda classica per bimbo.
Naturalmente parliamo di proposte estremamente variegate, perché interessano sia i neonati che i teen. Atmosfere candy e pastello si affiancano a canoni estetici che riflettono il lifestyle dei “grandi”. Un mondo favoloso e luminoso, dove i bambini diventano i protagonisti principali di una storia che va ben oltre la moda.
Moltissime sono infatti le testimonianze positive di tutti gli espositori italiani ed esteri che hanno scelto Pitti Immagine Uomo e Bimbo, per la prima volta o che hanno deciso di ritornare, all’interno di questa manifestazione considerata ormai un rito di passaggio nel panorama della moda italiana.
Ed è altrettanto interessante passeggiare in mezzo agli allestimenti curati in ogni loro minimo dettaglio, per esaltare il brand, i tessuti, che sono testimonianza di passione, cura e amore per il proprio lavoro.
Pitti Immagine è la vetrina che stimola la curiosità, un’occasione per i vari creativi di incontrarsi, conoscersi, esplorare il nuovo e avere una grande visibilità.
Un’edizione stimolante e molto ben organizzata, moltissimi i buyer nazionali, ma ancor di più internazionali provenienti da Russia, Germania, Stati Uniti, Svezia, che passeggiavano e compravano all’interno di una location resa il più possibile contemporanea, grazie anche agli allestimenti innovativi.
Sembrava quasi di camminare all’interno di un museo o più precisamente di una fiera d’arte, ma in questo caso le opere in questione erano abiti, accessori, calzature e le persone erano attente ed interessate alle varie collezioni, sintomo di un lavoro ber riuscito.
Comunque, anche in questo caso assistiamo ad un’estetica visual preponderante e creativa. Passione, identità, cambiamento e crescita sono stati i leitmotiv di questa edizione 2018.
Lo testimonia anche Maria Lucrezia di Monte, Responsabile Vendite di Ninnaoh, azienda made in Italy e made in family, che si occupa di abbigliamento per bambini, presente all’interno di Pitti Immagine Bimbo, in un’intervista ci ha confermato quanto Pitti Immagine sia un punto di forza per le aziende italiane che intendono internazionalizzare il loro lavoro, “una vetrina molto importante che crea numerose opportunità d’incontro e che ci affaccia al mondo”. Dichiara la presenza di moltissimi brand espositori esteri, mentre per quanto riguarda le vendite, ha affermato l’alternanza tra l’edizione estiva di Pitti Immagine, dove c’è più presenza e partecipazione da parte di compratori orientali, a quella invernale dove è preponderante la presenza di compratori baltici.“ Si respirava un clima di ottimismo generale tra le aziende presenti e la voglia continua di ricercare proposte innovative e all’avanguardia, che soddisfino al meglio le aspettative dei clienti”.
Vanessa Tinti rappresentante di SV Fashion, si occupa di seguire diverse aziende dando massima attenzione sia ai marchi alti sia ai brand emergenti, in Emilia-Romagna e in Toscana. All’interno dell’intervista, sottolinea il grande potenziale di Pitti Immagine, “la prima e più importante fiera leader nel campo della moda, un punto di forza, una vetrina importante per i brand, per mostrarsi e farsi conoscere”. Con lo sguardo critico di chi ha alle spalle anni di carriera nel campo, evidenzia la possibilità di perfezionarsi anche se si parla di fiere così rinomate, “dal mio punto di vista bisognerebbe migliorare la selezione dei brand da esporre, i padiglioni centrali espongono brand maschili, mentre gli altri, negli anni sono diventati una mescolanza che si allontana dalla ricerca originaria, includendo molti brand femminili, che non ci si aspetta di trovare in una fiera come appunto è il Pitti Immagine Uomo”.
by AN shopfitting magazine no.146 © | A cura di Paolo Zanardi, XT retail