All’Italia il primato globale degli ammanchi nel retail.

ammanchi nel settore retail

In Italia la percentuale degli ammanchi rispetto al fatturato annuo complessivo del settore  retail raggiunge il 2,32%. Lo rivela una ricerca di Tyco Retail Solutions.

Tyco Retail Solutions, parte di Johnson Controls, ha svelato i risultati del Sensormatic Global Shrink Index 2018, un’indagine svolta in collaborazione con PlanetRetail RNG, che ha visto la partecipazione di oltre 1.200 retailer di 14 paesi, per un totale di 229.000 punti vendita e un fatturato complessivo di 1,56 bilioni di dollari nel 2017.

Dalla ricerca è emerso come gli ammanchi stiano aumentando più rapidamente rispetto a quanto suggerito da studi precedenti, con un valore pari all’1,82% del fatturato annuo dell’intero settore a livello globale. Sebbene questo dato sia scoraggiante, lo studio rivela anche che i retailer stanno cercando di sfruttare tecnologie di loss prevention per trasformare, nel contempo, supply chain e attività degli addetti alle vendite.

Strumenti di data mining contribuiscono ad esempio a favorire un’efficace riduzione degli ammanchi in rapporto alle transazioni nel punto vendita (per il 48,30% degli intervistati), alle etichette antitaccheggio (EAS) danneggiate/rimosse (47,77%) e ai rimborsi su carte di credito (46,52%). Nonostante l’incremento in tal senso, le cause di ammanchi nel retail sono svariate e la percentuale di questi ultimi sta aumentando a livello globale, sia per Paese che per mercato verticale, con l’Italia (2,32%) e i negozi di abbigliamento e accessori (1,98%) ai primi posti di questa speciale classifica.

La maggioranza dei retailer (68%) prevede il monitoraggio dei social media nelle proprie strategie volte a contrastare l’incremento degli ammanchi. In 10 Paesi su 14, la maggior parte (dal 56% al 79%) degli intervistati ha inoltre dichiarato di aver destinato alla tecnologia una quota superiore della percentuale di budget riservata alla loss prevention e alla protezione delle risorse – tra questi non figura l’Italia. Il 62% degli intervistati ha per esempio dichiarato che l’investimento in EAS sta aumentando.

Sebbene fattori esterni come il taccheggio risultino la causa principale (34%), anche gli ammanchi causati da venditori/fornitori (24%), comportamento del personale interno (22%) ed errori dell’amministrazione (18%) contribuiscono ad acuire il problema.  Questo significa che è necessario un investimento crescente nella loss prevention ma, nonostante i budget siano generalmente in aumento, nella maggior parte dei casi la percentuale di fatturato destinata a tal fine è attualmente inferiore al 2%.

ammanchi nel settore retail

Come anticipato, l’Italia è il fanalino di coda per quel che riguarda la percentuale degli ammanchi, sia in Europa che a livello globale. In uno scenario del genere, l’aumento dei budget dedicati e l’investimento in tecnologie necessarie per contrastare questa tendenza dovrebbe essere una scelta naturale, se non scontata.
Tuttavia, alla domanda se il budget destinato alla prevenzione degli ammanchi fosse maggiore, minore o invariato rispetto allo scorso anno, il 37,25% degli intervistati italiani ha risposto indicando una riduzione dello stesso.

Analizzando infine i dati per tipologia di retail in Italia, ipermercati e superstore hanno registrato la percentuale di ammanchi più elevata (2,78% del fatturato).  Diversamente da altri Paesi, alla domanda su quale fosse il parametro principale su cui misurare i risultati della loss prevention, oltre la metà (62,75%) dei retailer italiani intervistati ha indicato il margine lordo, rispetto a vendite o fatturato.