Il negozio ricomincia a svestirsi dal packaging

Il nuovo negozio di EcorNaturaSì diventa Nudo con la nuova progettazione di Francesco Faccin.

Il nuovo negozio di EcorNaturaSì diventa Nudo con la nuova progettazione di Francesco Faccin

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Con l’avvento della pandemia siamo tutti diventati più attenti all’importanza del mangiare sano, di ciò che fa bene a corpo e mente. Sono cambiate le priorità e in buona parte anche gli stili di vita.

La semplicità esalta il prodotto

Tutto questo si riverbera anche nell’estetica e nelle scelte degli allestimenti del retail. Quindi basta con tanti decori che attirano l’attenzione, basta con la gara al punto vendita più iconico che merita di essere sfondo per le story sui social basta con i fronzoli superflui per la vendita al dettaglio. Bisogna tornare al valore intrinseco del prodotto.

Questo è ciò che esprime il nuovo format dei negozi di alimentari della catena della storica azienda EcorNaturaSì S.p.A. Una rivoluzione copernicana per gli ambienti dei punti vendita del biologico conosciutissimi in tutta Italia e non solo, che cambiano il proprio look secondo un’impostazione del tutto rinnovata: il format denominato Nudo, opera del designer Francesco Faccin.

Il supermercato con il prodotto al centro

Senza dubbio il nome scelto per il nuovo assetto dei locali commerciali è di grande impatto emotivo. Nudo si potrebbe definire in qualche maniera una provocazione che rende molto bene l’idea di come voglia il negozio al massimo della sobrietà, che arriva a “spogliare” i prodotti della natura offerti al pubblico eliminando il più possibile il packaging; uno stratagemma per mettere in risalto le caratteristiche e l’alta qualità della merce, in un contesto in cui il prodotto di origine biologica è l’unico protagonista.

“Un desiderio di ritorno alla madre terra che sta orientando anche l’industria del cinema, veicolo di campagne ambientaliste e sensibilizzazione al rispetto dell’ecosistema – afferma Luca Bigi, critico del sito LateNightStreaming evidente nelle opere del regista Jeff Orlowski: prima “Chasing Ice” (2012), documentario sulle prove del disastroso cambiamento climatico viste dai poli, poi “Chasing Coral” (2017), docufilm sulle terribili conseguenze sulla salute degli oceani. Nel 2020 si aggiunge “Kiss the Ground”, che spiega come orti e giardini urbani hanno il potere di contrastare il global warming”.

Per questo il designer Francesco Faccin presenta l’iniziativa usando queste parole. “Un processo di semplificazione per mettere a nudo la bontà e la sincerità degli alimenti esposti, senza involucri o packaging superflui, e per contribuire a fare luce sull’attenzione che l’azienda rivolge al processo produttivo, all’etica del lavoro e a tutte le persone coinvolte nella filiera”. Nuove ambientazioni che mirano alla salubrità del prodotto.

Si può dire che frutta, verdura e altri cibi dall’agricoltura biologica o biodinamica assumano in questo mondo un sentore di lusso e razionalità espositiva, come per gli occhiali nel nuovo negozio Fielmann di Trieste.