PITTI UOMO: affluenza in crescita tra aziende, hosted buyer e visitatori.

Un successo? A leggere i numeri e ascoltare le dichiarazioni degli addetti al settore sembrerebbe proprio di sì. L’ottantaduesima edizione di Pitti Uomo, a Firenze, si chiude con un’affluenza in crescita e il generale apprezzamento.

A cominciare da Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine: «Ho registrato un’atmosfera molto positiva in questi giorni in Fortezza da Basso – dice l’amministratore delegato di Pitti Immagine – e i primi commenti che ho raccolto tra espositori e compratori mi confermano questa impressione. Le aziende hanno fatto un lavoro straordinario in termini di ricerca, di innovazione sul prodotto, di riposizionamento di mercato, di attenzione ai costi. I compratori e i giornalisti migliori hanno creduto nell’insieme della proposta di Pitti Uomo e hanno risposto con convinzione ed entusiasmo ancora una volta, premiando la combinazione di creatività e concretezza commerciale che caratterizza la grande parte delle collezioni. Gli eventi speciali, dentro e fuori la Fortezza, hanno riscosso grande successo, soprattutto perché sono capaci di condensare e trasmettere l’energia e il dinamismo che l’intero settore, cioè tutta la fashion community internazionale, si sono portati a Firenze».

Pitti Uomo

Ma soddisfazione è espressa anche dagli espositori. Cristina Calori, titolare di WP Lavori in Corso, afferma: «E’ un Pitti positivo. I nostri clienti, e mi riferisco soprattutto al mercato italiano, in questo momento in difficoltà, sembrano interessati a ricercare le giuste idee per un prodotto corretto, che sia ricercato e qualitativamente alto, e queste premesse fanno ben sperare. A questa edizione abbiamo compiuto anche trenta favolosi anni, e l’evento che abbiamo realizzato a Pitti Uomo ha ben coronato la nostra gioia e il nostro ringraziamento al salone».

Jhon Harman, sales and retail manager di G-Star dice: «Soprattutto nei momenti di difficoltà economica come quello che stiamo vivendo, Pitti assume un livello d’importanza ancora più alto, in Italia ma anche all’estero. Per questa edizione abbiamo scelto una diversa location, che fortunatamente ci ha fruttato un 40% di visitatori in più rispetto allo scorso anno, elemento da combinare ad una crescente voglia di reagire percepibile nei clienti, che ho notato essere molto impegnati nel compiere scelte oculate e ben pensate. L’elemento che ci ha più colpito in questa edizione è proprio il ritorno di vecchi compratori, tornati per giocare ancora con G-Star. Tutto ciò ci rende molto felici e speranzosi nel futuro».

Per Tomas Schmidt, vice-presidente Commercial Operations di Dockers, c’è stato «un feeling più che positivo che ha pervaso questa calda edizione di Pitti Immagine Uomo. Clienti italiani e internazionali, i più importanti tutti presenti. Un mood generale frizzante, giovane e innovativo che delinea una manifestazione unica nel suo genere, dove poter analizzare le tendenze e poter testare le nostre idee più fresche ad un pubblico pronto e attento,in poche parole il meglio del meglio».