Che sia naturale o artificiale, la luce è imprescindibile per il nostro benessere collettivo e individuale. Decostruire visivamente la luce – le sue qualità, la sua temperatura e la sua direzione – significa comprenderla meglio. Disegnata da Antoni Arola, Flamingo Mini scompone la struttura tradizionale dell’apparecchio di illuminazione, esponendone i vari elementi come mezzo per generare una nuova esperienza spaziale, interpretabile in differenti modi.
Emerso come movimento di design alla fine degli anni ottanta, il decostruttivismo punta a scomporre una struttura nei suoi elementi di base, pur continuando a farla vivere come forma d’arte o di architettura. Implica una sperimentazione, non solo a livello di meccanismi e materiali ma anche di forma e funzione, producendo un nuovo modo di interagire con un oggetto al fine di esplorare la nostra reazione emotiva e razionale ad esso.
Flamingo Mini traduce un sistema di illuminazione complesso in un’espressione di semplice eleganza
La separazione tra sorgente luminosa e paralume consente di percepire una luce più attenuata, intima ed elevata, così come una leggerezza visiva unica, quasi che l’apparecchio si librasse senza peso nell’aria.
Le sorgenti luminose LED possono essere collocate in posizioni diverse a seconda dell’effetto luminoso desiderato. È possibile rivolgerle verso l’alto o verso il basso, proiettando la luce su vari paralumi in termoplastica traslucida. Le gradazioni di luce create dal sovrapporsi di strati generano un’atmosfera di benessere, con una risposta emotiva rilassante.
Introdotto per la prima volta dal filosofo francese Jacques Derrida negli anni settanta, il concetto di decostruzione implica che un’opera non possiede un unico significato intrinseco, ma ne ha vari, spesso in contrasto tra loro. Da questo punto di vista, Flamingo Mini può essere interpretata come un gioco di contrasti: complessità tecnica e semplicità visiva; piani di luce orizzontali che sezionano invisibili cavi verticali; gradazioni di luce diffusa che si coniugano con punti di luce diretti.
La decostruzione di un prodotto in elementi indipendenti consente di accrescerne la versatilità. Nel caso di Flamingo Mini, l’intera composizione è attraversata da un cavo che diventa parte invisibile ma integrante della sua silhouette, permettendo di posizionare i vari elementi a piacimento.
Questa innata ecletticità consente al designer di adattare la lampada alle dimensioni di qualsiasi spazio, creando configurazioni uniche a seconda della luce richiesta.